A spasso con Dante

Corso su Dante Alighieri:

il Sommo Poeta

Allor si mosse ed io li tenni retro …. a spasso con Dante.

Viaggio sui passi di Dante in Romagna.


Tiberius International offre la possibilità di frequentare un interessante ciclo di lezioni su Dante Alighieri: il padre della lingua italiana.

Si potranno approfondire la vita, le opere e l’importanza del Sommo Poeta: la nascita della lingua italiana dal latino degli antichi romani al volgare medioevale.

Attraverso lezioni interattive e coinvolgenti lo studente potrà rivivere la storia di Dante; sono previste inoltre visite guidate ed escursioni nei “luoghi danteschi” vicino alla nostra scuola come ad esempio a Ravenna, antica capitale dell’Impero Romano d’Occidente, che accoglie le spoglie dell’autore della Divina Commedia.  

Il ciclo di lezioni prevede il seguente programma:

Chi è Dante Alighieri?

La vita, l’incontro e la prematura morte di Beatrice, la sventura politica dell’esilio da Firenze, l’attesa di un rinnovamento politico e sociale.

La Divina Commedia

Introduzione alla Divina Commedia e approfondimento sul Canto I dell’Inferno.

Approfondimenti sulla produzione poetica

Lettura e commento dei seguenti canti:

  • Inferno: V, XXVI, XXVII, XXVIII, XXXIV
  • Purgatorio: V, XIV
  • Paradiso: XVII, XXXIII

La storia d'amore di Paolo e Francesca i reali Romeo e Giulietta!

Sono i protagonisti del Canto V dell’Inferno, posti fra i lussuriosi del II Cerchio. Francesca era figlia di Guido il Vecchio da Polenta, signore di Ravenna, che dopo il 1275 aveva sposato Gianciotto Malatesta, il figlio deforme del signore di Rimini. Paolo era il fratello di Gianciotto e fu capitano del popolo a Firenze nel 1282-83. Secondo il racconto di Dante, di cui però non c’è traccia nelle cronache del tempo, Francesca ebbe una relazione adulterina col cognato Paolo e i due, sorpresi dal marito di lei, furono entrambi trucidati.

Nell’episodio infernale è Francesca la sola a parlare, mentre Paolo tace e piange alla fine del racconto della donna. Le due anime volano affiancate nella bufera infernale che trascina i lussuriosi e Dante chiede a Virgilio il permesso di parlare con loro; Francesca dapprima si presenta e ricorda l’assassinio subìto ad opera del marito, poi (su richiesta di Dante) spiega la causa del loro peccato, ovvero la lettura del romanzo di Lancillotto e Ginevra che li spinse a intrecciare una relazione amorosa.

Francesca è presentata come una donna colta, esperta di letteratura amorosa (cita indirettamente lo Stilnovo e Andrea Cappellano, quindi conosce i dettami dell’amor cortese). Attraverso il suo personaggio Dante compie una parziale ritrattazione della sua precedente produzione poetica (stilnovistica e, soprattutto, delle Petrose), che avendo l’amore come argomento poteva spingere il lettore a mettere in pratica gli esempi letterari e cadere nel peccato di lussuria. Francesca è il primo dannato che pronuncia un discorso nell’Inferno dantesco, mentre Guido Guinizelli (citato indirettamente dalla donna) e il trovatore provenzale Arnaut Daniel saranno gli ultimi penitenti a dialogare con Dante nel Purgatorio (Canto XXVI), colpevoli anche loro di lussuria e produttori di quella letteratura amorosa di cui Francesca era stata appassionata lettrice.

Luoghi danteschi abbinati al corso

Gradara e Fiorenzuola di Focara: 

Il Borgo e la spiaggia più belli d’Italia!

La storia del Castello di Gradara deve la sua fortuna all’invidiabile posizione che lo rende, fin dai tempi antichi, un crocevia di traffici e genti.
A cavallo tra Marche e Romagna, 
sorge su una collina da cui domina il mare Adriatico da una parte e le vallate dall’altra.
Durante il medioevo la fortezza è uno dei principali teatri degli scontri tra il Papato e le Casate marchigiane e romagnole.

Il castello di San Leo:

La roccaforte inespugnabile citata da Dante nel IV canto del Purgatorio, ospita e raccoglie diverse mostre legate alla sua grande ed importante storia: dalla collezione di armi risalenti al 1500 a quelle della Prima e Seconda guerra mondiale; dagli strumenti di tortura alla replica dell’affresco del Vasari che rappresenta la presa di San Leo da parte della famiglia dei Medici fino a esposizioni di opere contemporanee.

La Fortezza di San Leo è legata soprattutto alla vita del famoso mago ed alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, “ospite” misterioso ed enigmatico delle sue prigioni.

Ravenna: L’ultimo rifugio di Dante

La città conserva le spoglie di Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria con importanti manifestazioni. 

Ravenna è città colma d’arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell’Impero bizantino in Europa.
La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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    Conoscenza italiano ( si richiede almeno il livello B1 )

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